Una creatura del giorno che sogna di fare il suo viaggio, di fuggire, come nuvola in corsa o rondine in volo. Un padre-padrone, una madre dallo sguardo triste che trasforma tutto in pianto, una famiglia oppressiva dove le donne non possono fare domande, impegnate a preparare il loro corredo verso un matrimonio conveniente.
Ma lei, a sedici anni, è una diversa. È una sfrontata, una capace di guardare dritto negli occhi, andare incontro al peccato, sfidare il proibito. Con le sue fughe segrete nei suoi nascondigli segreti, a rimirar le stelle. Con il suo desiderio di conoscere l’ignoto. Con il suo amore per i racconti e per i narratori di sogni. Lei è lì che aspetta quel qualcosa o qualcuno che la porterà via da un ambiente angusto che non fa che “parlare” di lei, biasimarla, punirla, considerarla una posseduta dal demone.
Annella Andriani, in Storia di una narratrice in fuga, sua opera prima, rapisce il lettore in questo suo viaggio appassionato nell’universo femminile fatto di tante storie, tante vite, tanti sogni. La sua penna raffinata e sottile e la sua prosa di un lirismo ricercato ci raccontano, con delicatezza e slancio, la storia di una donna che, nel combattere la sua paura di vivere, brama Dignità, Rispetto e Libertà.
Intervista ad Annella Andriani sul quotidiano radiofonico online STUDIO A nella rubrica MI LIBR(ERE)I IN VOLO a cura di Emanuela Grassi
Articolo collegato: Presentazione “Storia di una narratrice in fuga” – Mola di Bari, 01/09/2013
Articolo collegato: Presentazione “Storia di una narratrice in fuga”, Feltrinelli di Bari, 13/09/2013