L’universo letterario di Daniele Di Maglie è distopico. Nella Ballata dei raminghi adirati le nanomacchine portano avanti una guerra invisibile all’interno dei corpi, la droga è stata eliminata, la Maschera è sparita… Tristano sopravvive alla cisterna per finire ai posti di comando, circondato, irretito da personaggi bislacchi, insetti parassiti, compagnie farmaceutiche, ecoterroristi, mentre qualcuno sta cercando di imporre un nuovo ordine mondiale: una nuova umanità.
Il linguaggio del cantautore detta il ritmo di questo romanzo inframmezzato da leggende giapponesi e orizzonti meridiani e percorso, eroso, dal rumore di fondo delle interferenze.
Daniele Di Maglie, cantautore e scrittore, è nato a Taranto e vive in provincia di Bari; con il disco ‘Non so più che cosa scrivo’ ha girato l’Italia in lungo e in largo. Educatore da anni in un Centro diurno per dissidenti psichici, ha imparato a sue spese che la realtà è multiforme e controversa. Questo è il suo primo romanzo; ha pubblicato con Stilo Editrice L’altoforno (libro + CD, 2012).